da Gruissan al confine spagnolo
Questo percorso di 118 chilometri nella Francia del Sud è stato fatto parte nell’inverno 2023 e parte a gennaio 2024.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Riprendiamo a pedalare in Occitania dal ponte all’uscita di Gruissan prendendo a destra costeggiando lo stagno ricco di fenicotteri.
La strada veicolare attraversa una tipica zona umida.
Passati 3,4 chilometri da Gruissan, subito dopo un secondo ponte, prendiamo uno sterrato a sinistra.
Lo sterrato ci porta sull’argine di un canale dove prendiamo a sinistra.
Il percorso è molto bello e dopo qualche chilometro sulla nostra sinistra abbiamo il panorama del gigantesco stagno Ayrolle
anche questo con molti fenicotteri.
Dopo 8 chilometri sull’argine
arriviamo ad una chiusa in prossimità di una zona protetta:
dopo lo sterrato diventa percorribile anche dalle auto. Arriviamo fino in fondo al canale, poi a sinistra prendiamo la strada veicolare e subito a destra il ponte. Dopo il ponte andiamo a sinistra sulla banchina del porto fluviale.
Dopo un po’ proseguiamo con la strada veicolare fino al lungomare dove troviamo una breve ciclabile.
La spiaggia è larghissima.
Alla fine del lungomare scendiamo in spiaggia:
probabilmente con la fat bike potremmo proseguire lungo la spiaggia. Con la bici normale ci limitiamo a prendere uno sterrato sabbioso tra spiaggia e case
che prosegue come sterrato “pietroso” e poi di nuovo nella zona umida.
Arriviamo al ponticello sotto
che prendiamo per andare subito a sinistra e poi a destra in prossimità della fattoria.
Finiamo quindi sull’asfalto che prendiamo a sinistra. Ogni tanto c’è un varco che permette di raggiungere la spiaggia, gigantesca.
Quando la strada asfaltata piega a destra in prossimità di un passaggio a livello, noi proseguiamo diritto affianco alla massicciata ferroviaria.
Prima di proseguire per la nostra strada però, andiamo a sinistra per raggiungere la spiaggia La Franqui dove un po’ di persone si divertono con i tricicli a vela.
Torniamo indietro e proseguiamo lungo la massicciata
fino al “cancello” sotto
dove prendiamo subito a sinistra.
Qui individuare la strada è praticamente impossibile (noi ci siamo riusciti al ritorno perché dall’altro lato è facile) e quindi bisogna seguire la traccia gpx.
Si sbuca su una stradina asfaltata
che poi confluisce su una strada più grande con vista su La Franqui.
Passiamo un ponte con il paese difronte e andiamo a destra. Dopo 500 metri imbocchiamo un sentiero argilloso a sinistra che ci porta rapidamente sulla ritrovata Eurovelo8
che inizia con una ripida salita. Al culmine della salita fotografiamo all’indietro la strada fatta
e poi proseguiamo in piano in un paesaggio carsico.
A ogni incrocio abbiamo trovato l’indicazione Eurovelo8. Scendiamo verso Leucate e anche qui seguiamo il cartello
che ci porta al punto dove eravamo arrivati lo scorso inverno.
La ciclopedonale continua
e poi ci fa girare intorno allo stagno di Leucate
e termina poco prima del grande parcheggio della spiaggia.
Giriamo a destra e ricomincia la ciclabile.
Il ponticello sotto
ci fa superare uno degli sbocchi a mare dello stagno di Leucate
con vista sul retro, rifornimento e cucine,
delle capanne-ristoranti: specialità, ostriche.
Dopo l’ultima capanna, a sinistra ricomincia la ciclabile con il mare da un lato
e lo stagno di Leucate dall’altro.
Poi si entra in pineta
per uscirne in prossimità della salitina verso il ponte, con vista sul porto di Leucate, che ci permette di superare il principale sbocco a mare dello stagno.
Si continua dall’altra parte del ponte sempre con ciclopedonale nella zona residenziale: la lasciamo solo per accorciare il percorso verso il mare infilandoci nell’accesso pedonale sotto
che ci porta su una passeggiata lungomare.
Dopo un chilometro di passeggiata si continua sul limitare di un parcheggio con le dune a sinistra.
In vista delle abitazioni entriamo nello stretto passaggio della foto sotto
per tornare rapidamente al mare
e al lungomare ciclopedonale.
La giornata non è delle migliori e siamo avvolti da una nebbia sottile quando scorgiamo in lontananza una nave…con babbo natale:
sembra di essere in Amarcord! La nave è poggiata sulla sabbia.
Andiamo verso l’interno costeggiando una pineta
e poi di nuovo ciclopedonale dietro le dune.
Arriviamo a Port Barcares che attraversiamo con la strada normale,
superiamo il porto con un ponte
e torniamo su una ciclopedonale lungomare
che ci porta fino al fiume “L’Agly”.
Risaliamo l’argine
fino al ponte stradale e quando scendiamo dall’altra parte troviamo per la prima volta, dipinto sull’asfalto, il segnale di Eurovelo8.
Ripassiamo sotto il ponte stradale e dopo un po’ di strada di campagna “partagée” ricomincia la ciclabile Eurovelo8.
Passiamo sul fiume “Le Bordigou”
e poi su altri corsi d’acqua
e arriviamo alla periferia di Sainte-Marie-la-Mer. Qui un breve tratto di strada condivisa e poi con la ciclabile sottopassiamo una gigantesca rotonda
e continuiamo verso Canet-en-Roussillon. Ancora un fiume, “La Tet”,
e poi entriamo nel paese sempre sulla ciclabile che si interrompe brevemente poco prima del porto.
Foto al mare
e si continua sulla ciclopedonale con cartelli che invitano le bici ad andare piano.
Intanto il sole comincia a spuntare, ci fermiamo per il pranzo, e questa è la spiaggia in pieno sole!
Continuiamo con la ciclabile
fino a quando termina sul lato mare
e con un sottopasso andiamo a riprenderla sul lato monte: a sinistra la strada e a destra la laguna.
Superiamo con un ponte lo sbocco a mare della laguna
e ritorniamo, sempre su ciclabile, sul lato mare a Saint-Cyprien.
Anche questa spiaggia è molto bella.
Si continua dietro la duna
fino al porto
che si costeggia per ben un chilometro. Poi la ciclabile rientra brevemente, alla rotonda si prende a sinistra, e poi ancora a sinistra (foto sotto).
Andiamo verso il ponte sulla laguna: a sinistra il gigantesco porto,
di fronte il mare
e a destra un’altra parte della laguna con le case e la strada che dobbiamo percorrere.
Facciamo 3 chilometri con sterrati e ciclabile che termina un centinaio di metri prima dell’incrocio con la D81 (sotto). Non facciamo la rotonda perché subito a sinistra inizia una ciclabile “partagée”: in pratica una strada secondaria aperta alle auto dei confinanti.
Poco dopo il ponte sul fiume “Le Tech”, ricomincia la ciclabile pura segnata come Eurovelo8.
Arriviamo a Argelés-sur-Mer, pedaliamo sul marciapiede
e seguendo la ciclabile arriviamo in una bellissima pineta sul mare dove si pedala tra i pini.
Poi lungomare
fino al ponticello (da fare a piedi)
che ci immette sul porto di Argelés.
Si può pedalare sia sulla banchina che sulla passeggiata. Quando finisce facciamo la rampa (e non le scale, come suggerirebbe la freccia)
perché a sinistra del cancello c’è un’uscita.
Una decina di metri e prendiamo il passaggio (foto sotto)
che ci porta in un parcheggio.
Ciclabili e sterrati finiscono qui. Andiamo a prendere la D114 per Collioure. Facciamo poco più di 3 chilometri in moderata salita fino a una rotonda nel punto più alto. Qui ci togliamo dalla strada trafficata andando a sinistra e scendiamo verso il paese che è molto bello e quindi perdiamo in po’ di tempo pedalando nel centro storico: sotto alcune foto
Usciamo da Collioure sempre con la D114 verso Port-Vendres.
Dopo Port-Vendres la D114 confluisce nella D914 su cui pedaliamo per 20 chilometri fino al confine con la Spagna. Attraversiamo Banyuls,
e poi ci fermiamo in un punto panoramico per fotografare la costa dai due lati.
Poi attraversiamo Cerbere, fotografata dal cimitero,
e infine ultima foto alla Francia dal punto di confine con la Spagna.
Qui finisce la Costa Mediterranea della Francia e inizia la Costa Brava spagnola.